La vita media si è allungata, soprattutto grazie alla ricerca scientifica e alla pratica medica. Insieme hanno reso curabile un gran numero di malattie che solo trent’anni fa non lo erano. Sono mutati anche i contesti sociali ed economici, almeno nei paesi cosiddetti ricchi.
Tuttavia, l’avanzamento dell’età comporta sempre disturbi e fastidi. In alcuni casi tali disagi mutano fino a divenire malattie. Si può fare molto per prevenirle: è necessario prima di tutto avere un’alimentazione equilibrata, ricca di frutta, legumi, fibre e vegetali. Dedicare qualche ora, settimanalmente, all’attività fisica giova non soltanto ai muscoli e alle ossa, ma al complesso sistema che regola le funzioni dell’organismo. Un altro aspetto da non sottovalutare è la frequenza con la quale ci si sottopone a screening di controllo, per la prevenzione di determinate patologie. Per conoscere le scadenze generalmente suggerite dalla medicina preventiva per sottoporsi a questi esami, bisogna rivolgersi al proprio medico di riferimento che, tra l’altro, conosce le condizioni di salute dei suoi pazienti, malattie pregresse comprese, e può indirizzarli al meglio.
Il nostro corpo invecchia e con lui anche il sistema immunitario. C’è una parola che definisce questo processo ed è immunosenescenza, un termine che identifica le carenze delle difese immunitarie nel combattere infezioni e altre malattie dopo i 60/65 anni.
Eppure, si possono fare delle scelte che aiutano a rallentare l’immunosenescenza o, per lo meno sostengono il sistema immunitario nel momento in cui comincia a essere deficitario. La vitamina D è fondamentale per l’organismo umano, il corpo ha bisogno degli alimenti e dell’esposizione al sole per assumerla. Ma attenzione: un’esposizione eccessiva può essere causa di malattie tumorali. Quindi è bene proteggersi ed esporsi con cautela. Limitare l’esposizione agli agenti chimici è un altro passo importante da compiere per tutelare le difese dell’organismo, così come evitare di assumere troppe sostanze alcoliche e di fumare. Gli eccessi vanno evitati sempre, soprattutto quelli a tavola. È importante tenere sotto controllo i livelli degli zuccheri e dei grassi e non essere in sovrappeso.
Un sistema immunitario compromesso è anche la causa delle malattie autoimmuni. Le difese delle persone anziane possono essere carenti perché le cellule deputate a neutralizzare gli agenti patogeni non vengono più sostituite rapidamente, e quelle esistenti non sono così veloci nel rispondere agli stessi.
Dunque, le malattie autoimmuni sono più frequenti negli anziani per la capacità decisamente ridotta di saper differenziare gli antigeni propri dell’organismo da quelli esterni; per la diminuzione dei globuli bianchi, per cui la risposta immunitaria cala e perché è minore la quantità di anticorpi e di proteine del complemento, necessarie contro le infezioni.
Questi cambiamenti avvengono molto gradualmente, con il trascorrere del tempo. Per aiutare il sistema immunitario a “invecchiare meglio”, si possono integrare nella dieta dei prodotti ad hoc, in particolare in caso di carenze di sostanze essenziali.
L’AHCC è un estratto dalle cellule del fungo Lentinula edodes, una molecola che è in grado di supportare il sistema immunitario, in particolare le cellule dell’immunità aspecifica, quelle che entrano in azione contro virus e batteri. Secondo diversi studi la molecola è in grado di far crescere il numero dei linfociti Natural Killer, elementi sui quali si concentra oggi la ricerca scientifica orientata a individuare nuove terapie contro il cancro. L’AHCC migliorerebbe anche la produzione di citochine, indispensabili contro le infiammazioni.
Insomma, l’assunzione di AHCCda parte degli over 65 può essere efficace nel contrastare il naturale decadimento delle difese immunitarie.