Tra le malattie della pelle, la vitiligine è una di quelle che hanno probabilmente origine autoimmune. Ribadiamo che si tratta di una ‘classe’ di patologie per le quali non sono state individuate cause certe.
Si ritiene che fattori genetici e autoimmuni, combinati con altri elementi (per esempio ambientali) ne determinino l’insorgenza.
La vitiligine è una malattia che colpisce l’organo più esteso del corpo umano, la pelle. Non è dolorosa, né contagiosa. Può presentarsi in ogni fase della vita, ma compare in prevalenza nelle persone che hanno superato il ventesimo anno d’età. Si stima che questa affezione colpisca l’1% circa della popolazione mondiale. Non c’è prevalenza di un genere rispetto all’altro, sono colpiti entrambi i sessi.
La pelle con vitiligine si distingue per l’alterazione della pigmentazione, soprattutto sul viso, sul collo, sulle mani e nelle pieghe cutanee; può tuttavia riguardare qualsiasi parte del corpo. La superficie dell’epidermide si presenta coperta di macchie bianche, ovvero porzioni di cute depigmentata.
Questa patologia viene classificata in base alla distribuzione delle aree depigmentate. Se ne distinguono due tipi, principalmente:
Sono molto rari i casi in cui la malattia investe la pelle, in ogni parte del corpo (vitiligine universale).
Nella vitiligine bilaterale le macchie bianche appaiono su entrambi i lati del corpo, simmetricamente.
Nella segmentale non si riscontra, al contrario, simmetria. Le zone depigmentate si concentrano in una sola area del corpo.
La segmentale è meno comune della vitiligine bilaterale, costituisce solo il 10% di tutte le forme di vitiligine e riguarda prevalentemente i soggetti in età pediatrica.
Le macchie bianche causate dalla vitiligine sono, nella maggior parte dei casi, permanenti. Tuttavia, esistono trattamenti che aiutano a ripristinare il naturale colore della pelle.
La fototerapia in combinazione con i farmaci dà buoni risultati. In ogni caso, non esistono trattamenti definitivi, cioè risolutivi. In alcune circostanze, i medicinali a base di cortisone possono fermare la progressione della vitiligine e riportare la pelle alla condizione iniziale.
A volte i dermatologi ricorrono all’impiego di immunosoppressori, per fermare la malattia.
Un’altra soluzione è il trapianto di pelle, solo se strettamente necessario (quindi molto raramente). Alle persone con vitiligine estesa a una superficie della pelle superiore al 50% del totale, il medico può decidere di prescrivere la depigmentazione, per uniformare il colore dell’epidermide.
Non esistono specifiche indicazioni in merito. Tuttavia, è sempre bene non trascurare la salute del proprio sistema immunitario, avendo cura di adottare uno stile di vita sano ed equilibrato. L’assunzione di integratori che modulano l’attività del sistema immunitario può essere indicata, nei soggetti sani, per potenziare le difese contro le minacce (interne ed esterne) all’organismo.
Un composto come l’AHCC aiuta certamente a favorire il buon funzionamento delle barriere naturali che ciascun individuo possiede contro le malattie.
Gli integratori non sono farmaci, ma possono supportare la loro azione. Vanno assunti sempre dopo aver consultato il proprio medico di riferimento.