Un’eruzione cutanea dolorosa associata a formicolio o intorpidimento è la manifestazione più frequente e più caratteristica dell’Herpes Zoster, malattia meglio conosciuta come Fuoco di Sant’Antonio.
A causarla è il virus della varicella che si riattiva. In altre parole, l’herpes zoster, in sostanza l’infezione di uno (quasi sempre uno) o più nervi, non è altro che una recrudescenza di una malattia contratta in età infantile.
Il virus che ne è responsabile è lo stesso che causa la varicella.
Dopo la guarigione (dalla varicella), il virus resta sopito nell’organismo per riaccendersi a distanza di anni. È un’evidenza restituita dalle statistiche, secondo le quali oltre il 90% degli adulti over 50 ha già contratto il virus varicella zoster e un adulto su 3 lo sviluppa nel corso della vita.
La probabile recrudescenza del virus in età adulta, nelle persone che hanno contratto la varicella in età pediatrica è un dato sul quale non c’è molta consapevolezza.
Per colmare la carenza informativa, la Gsk (azienda farmaceutica internazionale) e l'International Federation on Ageing, conosciuta con l’acronimo Ipa (associazione non governativa) hanno avviato una campagna di informazione.
L’iniziativa, intitolata Shingles Awareness Week, conclusasi il 6 marzo, si propone di informare l’opinione pubblica sulle caratteristiche dell’herpes zoster e sulle sue possibili conseguenze, soprattutto nelle persone più fragili. In Italia la campagna è patrocinata dalla Società Italiana di Igiene Medicina Preventiva e Sanità Pubblica (SitI) e da Cittadinanzattiva.
Il Fuoco di Sant’Antonio è una patologia curabile.
Generalmente regredisce spontaneamente nell’arco di 2/4 settimane.
Tuttavia, i disturbi legati alla presenza del virus nell’organismo e alle eruzioni cutanee possono essere molto dolorosi. Inoltre, le persone in cura per altre patologie sono più vulnerabili rispetto alla possibilità di sviluppare complicanze.
La campagna, dunque, si rivolge a tutti, in particolare ai pazienti fragili, ai quali è fortemente consigliato sottoporsi ad una vaccinazione anti Herpes Zoster.
L’eruzione cutanea è la manifestazione più evidente; essa segue di solito la linea del nervo infiammato assumendo la caratteristica di una striscia o cinta.
I due termini che identificano la malattia (herpes e zoster) significano, in greco classico, serpente (herpetòn) e cintura (zoster).
L’alterazione della pelle, che generalmente interessa l’addome o il torace (ma può manifestarsi anche altrove), assume infatti la forma di una striscia (di vescicole).
Le vescicole sono pruriginose e contengono liquido, con il passare dei giorni diventano giallastre, si appiattiscono e si seccano, talvolta lasciando delle cicatrici (per via delle croste).
Qualche giorno prima dell’eruzione cutanea, alcuni pazienti avvertono altri sintomi:
Questi segnali devono suggerire il ricorso al medico. Appena possibile, è bene contattarlo per sapere in che modo procedere. Per attenuare i fastidi legati alle manifestazioni cutanee il medico può decidere di prescrivere dei farmaci per uso locale. Per trattare l’Herpes Zoster si usano, a seconda dei casi, gli antivirali, gli antinfiammatori e gli analgesici.
Non sono note le cause che portano il virus, dormiente nell’organismo, a riattivarsi.
L’indebolimento del sistema immunitario è probabilmente il contesto nel quale matura lo sviluppo del Fuoco di Sant’Antonio.
Tra i fattori di rischio:
Possono contrarre il virus varicella zoster, attraverso il contatto con le vescicole aperte di paziente, tutte le persone che in età pediatrica non abbiano avuto la varicella. In quel caso sviluppano però la varicella, non il Fuoco di Sant’Antonio.
Si verificano soprattutto nelle persone anziane (la categoria più esposta al virus), con comorbidità o nelle persone con un sistema immunitario fragile.
Tra le conseguenze più frequenti:
Come è bene sottolineare sempre, avere uno stile di vita sano e attivo aiuta le difese dell’organismo. È importante quindi alimentarsi in maniera equilibrata e dedicarsi all’attività fisica moderata almeno mezz’ora al giorno.
Camminare ogni giorno a ritmo sostenuto, per almeno 30 minuti, in alternativa ad altre attività, fa bene ai muscoli, al cervello e al sistema immunitario.
Inoltre, per aiutare le difese naturali può essere molto utile assumere un integratore con una speciale molecola. Si tratta dell’AHCC®.
NKLIFE AHCC® è un prodotto innovativo che si ottiene dal micelio del fungo Shiitake o Lentinula Edodes.
La molecola viene assimilata rapidamente (una delle caratteristiche peculiari di questo prodotto) dai globuli bianchi e agisce immediatamente sul sistema immunitario, potenziandone l’attività.
Le funzioni di questo integratore sono molteplici. Tra le tante, ha anche la capacità di migliorare la qualità della vita delle persone in cura oncologica (es. chemioterapia), contribuendo a ridurre gli effetti collaterali della chemio.
È un ottimo alleato del sistema immunitario, contro tutte le patologie.
Tuttavia, si consiglia sempre di consultare il medico di riferimento prima dell’assunzione di qualsiasi integratore naturale.