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La stagione in corso è proprio quella che favorisce i virus respiratori. I medici hanno già avvertito che tra qualche settimana potrebbe essere necessario fronteggiare diverse tipologie di virus, tre in particolare. Il Sars-CoV-2 che è sempre tra noi (per cui è importante che le persone fragili, in particolare, si sottopongano ai richiami del vaccino), il virus o i virus influenzali (anche in questo caso esistono specifici vaccini; è già stato messo a punto, in attesa di autorizzazioni, il farmaco utile sia contro il virus della Covid, sia contro quello influenzale) e il virus sinciziale.

Che cos’è il virus sinciziale (RSV)

Appartiene alla famiglia Paramyxoviridae, come i virus della parainfluenza e del morbillo. L'RSV fa parte, nello specifico, della sottofamiglia Pneumovirinae. Nei bambini con età inferiore ai due anni, questo agente virale è in grado di provocare la bronchiolite e la polmonite.

Il virus sinciziale è molto contagioso; può essere trasmesso per via diretta da persona a persona oppure lo si può contrarre attraverso l’uso di oggetti contaminati. L’RSV infetta gli epiteli delle vie aeree, causando la morte delle cellule.

I sintomi dell’infezione respiratoria da virus sinciziale

La sintomatologia non è molto differente da quella di altre malattie respiratorie.

  • Faringite
  • Naso che cola
  • Febbre
  • Tosse
  • Respiro con sibilo
  • Difficoltà a respirare nei casi più gravi

Le persone più a rischio

Il virus può interessare tutte le fasce d’età. Tuttavia, generalmente colpisce soprattutto la popolazione infantile, in particolare i bambini molto piccoli. Una volta contratto il virus sinciziale, non si diventa immuni alle malattie che genera. In ogni caso, le reinfezioni sono generalmente più modeste della prima manifestazione patologica.

L’infezione determinata dall’RSV generalmente si presenta in modo lieve e guarisce nell’arco di pochi giorni (soprattutto negli adulti). Possono comunque verificarsi delle complicanze, soprattutto nei bambini. Tali complicanze si manifestano sotto forma di polmonite e di bronchiolite.

Cosa è la bronchiolite

La bronchiolite (infezione virale acuta) è comune soprattutto nei mesi invernali, nei paesi con clima temperato o all’inizio della primavera. L’RSV non è l’unico virus responsabile di questa malattia. Altri agenti (rinovirus, adenovirus, etc.) possono causare la malattia. La fase di incubazione dura dai sei ai dieci giorni.

Le vie respiratorie si infiammano, in particolare bronchi e bronchioli (che hanno origine dalle ramificazioni dei bronchi terziari), aumenta la produzione di muco e le vie aeree possono risultare occluse da tappi di muco. Talvolta il paziente può avere difficoltà a respirare. Sia nei bambini che negli adulti, fattori come la presenza di una cardiopatia o di una anomalia delle vie respiratorie possono peggiorare la situazione.

La terapia della bronchiolite nei bambini

Lavaggi nasali frequenti, aerosol, aspirazione delle vie aeree, uso di broncodilatatori. In alcuni casi, si ricorre al cortisone, raramente agli antibiotici.

La cura della bronchiolite nei pazienti adulti

La malattia può presentarsi, negli adulti, in forme diverse. Molto spesso è asintomatica. Generalmente tra i sintomi, i più comuni sono la tosse e la difficoltà nella respirazione. Per quanto riguarda le terapie, come per i bambini si provvede a una corretta idratazione del paziente e si ricorre ai broncodilatatori, come agli altri farmaci citati (compresi gli antivirali), se il caso lo richiede.

La prevenzione della bronchiolite e delle malattie respiratorie

Non esiste un vaccino per prevenire la bronchiolite, tuttavia come sappiamo sono disponibili farmaci per prevenire altre malattie respiratorie (influenza, Covid-19, polmonite da pneumococco, etc.). La prevenzione si effettua lavandosi spesso le mani; evitando la condivisione di piatti, posate e bicchieri; evitando il contatto diretto con persone che si ritiene possano essere infette.

Supportare il sistema immunitario nei mesi invernali

Avere una dieta equilibrata è importantissimo. Per integrare i micronutrienti e le altre sostanze essenziali per il buon funzionamento delle difese dell’organismo può essere molto utile assumere un integratore alimentare.

A cosa serve assumere AHCC®

AHCC® è un supplemento alimentare di immediato assorbimento. Comincia a esplicare la sua efficacia già poco dopo la prima assunzione, grazie al suo peso molecolare bassissimo. AHC è un prodotto unico al mondo. Agisce principalmente sul sistema immunitario, la cui efficienza è in grado di migliorare in modo significativo.

L’innovazione al servizio della salute

È un prodotto che nasce da un sistema brevettato di coltura in crusca di riso, una tecnologia esclusiva giapponese. Assolutamente naturale, quindi ideale anche per chi segue una dieta vegana, vanta diverse certificazioni di autenticità e di qualità.

Quali sono i possibili impieghi del composto

Oltre a supportare, nella sua attività, il sistema immunitario è un adiuvante nei trattamenti tumorali, in associazione alla chemioterapia. È utilizzato infatti per gestire al meglio gli effetti collaterali di chemio e radioterapia, è utile nelle fasi di follow up; nelle infezioni virali come epatiti, HIV, herpesvirus e nelle influenze. Nel campo ginecologico è usato con successo per contrastare il papilloma virus e prevenire così il carcinoma uterino.

Per la prevenzione dell’influenza e per sostenere il sistema immunitario la posologia consigliata è di 2 capsule al giorno dopo i pasti (1g di AHCC). In ogni caso, se si stanno assumendo integratori alimentari è sempre bene informare il medico di base.

Perché è vantaggiosa la formulazione in capsule

I vantaggi della formulazione in capsule: sono inodore e insapore; si sciolgono a livello gastrico molto velocemente liberando i principi attivi, e la loro efficacia è più rapida. Nel caso del composto AHCC®, la capsula è totalmente vegetale e il prodotto, nella sua interezza, non contiene glutine.

  



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