Come reagisce il sistema immunitario, già messo alla prova dalla Covid, di fronte alla minaccia costituita da altre malattie infettive? Uno studio dell’Università di Yale, pubblicato di recente sulla rivista Nature, prova a dare una risposta a questo interrogativo. A coordinare la ricerca, condotta dal National Institute of Allergy and Infectious Diseases della città statunitense, l’immunobiologo John Tsang. La prima autrice dello studio si chiama Rachel Sparks.
Il gruppo di scienziati ha preso in esame le cartelle cliniche di circa settanta persone cui era stato somministrato il vaccino antinfluenzale. Le loro reazioni al farmaco sono state analizzate, considerando le differenze emerse tra chi aveva contratto il Sars-CoV-2 in precedenza e chi non era mai entrato in contatto con il virus responsabile della Covid-19.
In presenza di una nuova infezione, differente dalla Covid, il sistema immunitario si comporterebbe diversamente da quello delle persone mai ammalatisi di Covid; la reazione muterebbe anche a seconda del sesso del paziente. Il sistema immunitario sarebbe cioè più reattivo negli uomini (nel gruppo esaminato a Yale hanno mostrato di sviluppare molti più anticorpi contro l’influenza, rispetto alle donne). In altre parole, tra le persone prese in esame dalla ricerca, chi si è ammalato di Covid in modo lieve ha avuto una pronta reazione al vaccino antinfluenzale; l’organismo ha attivato cioè una risposta infiammatoria più intensa. La ricerca confermerebbe quanto emerso finora sulla malattia, nel caso degli uomini. Il sesso maschile sarebbe più colpito, anche rispetto alle complicanze.
Per quel che riguarda il sistema immunitario, stando ai risultati della ricerca, qualunque infezione è in grado di influenzare la sua attività futura. È questo il dato importante da valutare nei prossimi studi, tenendo anche conto del fatto che milioni di persone al mondo, entrate in contatto con il Sars-CoV-2, hanno sviluppato il Long Covid. Una sintomatologia che certamente dipende anche dall’attività delle difese dell’organismo.
In effetti, ad ogni nuovo incontro con un patogeno il processo di risposta che l’organismo innesca tende a lasciare delle tracce nel sistema immune.
I meccanismi di difesa dipendono da organi, cellule e mediatori chimici. Un sistema complesso e molto delicato.
Alimentarsi in maniera corretta ed equilibrata aiuta a prevenire e trattare alcune condizioni patologiche quali l'obesità, l'ipertensione, le malattie dell'apparato cardiocircolatorio, il diabete di tipo II e certi tipi di tumore. Una corretta alimentazione è infatti decisiva per uno sviluppo fisico sano a partire dall'epoca prenatale e nel corso poi delle successive fasi della vita.
Così si legge testualmente sul sito dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS). Significa che alimentarsi correttamente favorisce le difese dell’organismo e promuove quindi la salute.
L’altro elemento che favorisce il corretto funzionamento del sistema immunitario è l’attività fisica. Ancora una volta riportiamo testualmente le indicazioni dell’ISS: una regolare attività fisica favorisce uno stile di vita sano ed è un valido alleato del benessere psicofisico: a ogni età, l'esercizio fisico regolare, anche moderato, ha molti effetti benefici sull'organismo, rivelandosi uno strumento importante di prevenzione e terapia per molte patologie.
Cercare di ritagliarsi dello spazio, anche solo mezz’ora al giorno, da dedicare all’attività fisica moderata significa lavorare per il proprio benessere, con un impegno minimo.
Può essere utile supportare le difese dell’organismo integrando nella dieta, soprattutto in presenza di carenze o specifiche condizioni, preparati nutraceutici studiati ad hoc, in grado di modulare i processi infiammatori, di fronte alle minacce costituite dai patogeni.
Si tratta di integratori alimentari studiati per potenziare le difese dell’organismo. Assumerli, soprattutto in questo periodo dell’anno, può essere di notevole aiuto.
NKLife AHCC® in capsuleo in soluzione orale è particolarmente indicato. Si tratta di un integratore il cui principio attivo è l’estratto del fungo Shiitake, unico estratto di fungo al mondo a base di α-glucano, caratterizzato da un peso molecolare bassissimo. A rendere unico al mondo l’AHCC® è un processo brevettato di coltura in crusca di riso, tecnologia esclusiva della Amino Up di Sapporo, in Giappone. Grazie al peso molecolare molto basso, la sostanza viene rapidamente assimilata dai globuli bianchi e rimette in moto immediatamente le nostre difese immunitarie.
I benefici dell’AHCC sono stati provati da diverse ricerche; sviluppato per la prima volta negli anni Ottanta, l’estratto di questo fungo orientale (Shiitake/Lentinula Edodes) è in grado di supportare il sistema immunitario.
L’AHCC sostiene il sistema immunitario, contribuendo all’efficiente funzionamento dello stesso. Queste sue caratteristiche rendono i prodotti a base dell’estratto di fungo Shiitake particolarmente preziosi nei periodi dell’anno in cui le difese dell’organismo sono messe a dura prova. Migliorando le prestazioni del sistema immunitario, l’AHCC allevia anche i sintomi delle malattie croniche.
NKLife AHCC® non contiene glutine e le sue capsule sono vegetali. Contengono estratto al 100% del fungo Lentinula Edodes, altrimenti definito Shiitake. Come per tutti gli integratori, si raccomanda di informare il medico dell’assunzione.