La chemioterapia, nell'accezione in cui viene comunemente intesa, è la terapia oncologica mirata a fermare la crescita e, possibilmente, indurre la regressione di una neoplasia, ovvero di una massa tumorale formatasi dalla crescita incontrollata di alcune cellule dell'organismo.
I vari tipi di chemioterapia mirano a sconfiggere il male per mezzo di farmaci, nei casi in cui non sia possibile farlo per via chirurgica, con la crioterapia, o fisica, con la radioterapia.
Tra gli effetti collaterali più comuni, si annoverano il vomito, la diarrea, la debolezza, la perdita dei capelli e la scomparsa di tutte le funzioni annesse alla sfera riproduttiva.
Il motivo della comparsa di tutti questi effetti collaterali è facilmente spiegabile: mentre nelle terapie mirate contro patogeni come i batteri, ad esempio, l'organismo combatte una battaglia contro un agente esterno, nel caso di un tumore la cura prende di mira le cellule dell'organismo stesso che differiscono da quelle sane solo per essere soggette ad una crescita incontrollata.
Agendo sul tumore per mezzo della chemioterapia, è dunque inevitabile, nonostante l'altro livello di selettività del farmaco, andare a colpire anche le cellule sane, causando l'insorgere di numerosi effetti indesiderati.
Nonostante i sintomi negativi siano ben conosciuti in medicina, in attesa di terapie altrettanto efficaci ma prive di effetti collaterali, la scienza non può che continuare ad includere la chemioterapia nei protocolli oncologici.
Parallelamente agli studi compiuti dalla medicina in ambito oncologico, esiste un filone di ricerca che mira ad indagare l'effetto di alcune molecole sulla riduzione degli effetti negativi delle terapie tumorali, al fine di migliorare la qualità di vita dei pazienti e rendere le cure maggiormente tollerabili.
Tra farmaci tradizionali e molecole di estrazione naturale, uno dei prodotti che può dare risultati migliori in tal senso è l'AHCC.
L'AHCC, o Active Exose Correlated Compound, è una molecola naturale estratta dal fungo Shiitake.
Si tratta di un composto simile all'amido, che si è dimostrato efficace per rinforzare l'attività del sistema immunitario andando a nutrire le cellule che lo compongono, principalmente i linfociti.
L'azione della molecola nei pazienti affetti da un tipo specifico di neoplasia maligna che colpisce il tessuto epiteliale (quindi polmoni, fegato, ovaie, utero, intestino), è stata oggetto di uno studio giapponese molto importante.
Ad un totale di 195 pazienti ospedalizzati e in trattamento perché affetti da tumore maligno di varia natura, è stato somministrato, come coadiuvante, un integratore alimentare a base di AHCC.
Di essi, 114 hanno riportato concreti benefici nella riduzione dei sintomi collaterali, rispetto all'inizio del trattamento, mentre i rimanenti 71 non hanno manifestato alcun effetto positivo rilevante.
Nel valutare l'impatto della sperimentazione, bisogna tenere presente che i trattamenti venivano effettuati con farmaci diversi in base alle localizzazione della neoplasia.
Il Dr. Katsuaki Uno, che ha seguito i pazienti durante lo studio sottoponendoli periodicamente alle analisi, ha rilevato nel sangue di tutti i pazienti un incremento dell'attività delle cellule Natural Killer, che solitamente vengono inibite dalla chemioterapia, e un aumento della produzione di Interferon gamma ed Interleuchina 2, che supportano il sistema immunitario.
Il miglioramento dell'attività del sistema immunitario ha portato ad una riduzione degli effetti collaterali della chemioterapia.
La nausea è un sintomo che, in certi casi, è così forte da costringere i pazienti ad abbandonare la chemioterapia.
Le cause sono diverse ma, principalmente, è un malessere causato dalla diminuzione dell'attività del sistema immunitario, o a una difficoltà di azione dello stesso.
Pensiamo, ad esempio, alle nausee tipiche della gravidanza, in cui è lo stato di gravidanza stesso che porta il sistema immunitario a lavorare di più, oppure allo stato di nausea che può seguire un'anestesia generale in cui è l'anestetico a inibire l'attività immunitaria.
Se, come riportano numerosi studi scientifici, l'AHCC riesce ad incrementare l'attività del sistema immunitario, la nausea si riduce fino, addirittura, a scomparire, migliorando in modo significativo la qualità di vita del paziente.
Il vomito è uno dei sintomi più tipici della chemioterapia e, di solito, è dovuto alla stimolazione diretta del farmaco sul cosi detto "centro del vomito", ovvero quella parte del cervello che funge normalmente da meccanismo di difesa, provocando il rigetto delle sostanze estranee che entrano nel sangue e il cui assorbimento potrebbe danneggiare l'organismo.
Il farmaco viene riconosciuto come elemento estraneo e dannoso e, in soggetti in cui il sistema immunitario è già compromesso, questo effetto risulta più evidente.
L'AHCC, andando a stimolare il sistema immunitario, riduce il sintomo finanche alla sua completa eliminazione.
Nel caso di assunzione di chemioterapici a dosaggi piuttosto elevati, l'AHCC riesce solo a ridurre ma non a eliminare completamente il vomito.
Anche la perdita dei capelli è uno degli effetti tipici della chemioterapia che dipende direttamente dal sistema immunitario.
In un paziente oncologico, il sistema immunitario è impegnato nelle zone del corpo colpite dalla neoplasia e non protegge adeguatamente i bulbi piliferi.
Intervenire contrastando l'alopecia in pazienti oncologici in trattamento, intervenendo con l'assunzione di un integratore a base di AHCC, è utile anche per migliorare lo stato psicologico del paziente.
Anche se non direttamente visibile, la mielosoppressione, ovvero la soppressione della replicazione delle cellule da cui si formano i globuli bianchi, è uno degli effetti negativi della chemioterapia.
Poiché l'AHCC protegge e migliora l'efficienza del sistema immunitario, anche il midollo osseo beneficerà della sua assunzione.
Nelle settimane immediatamente successive all'inizio del trattamento, si instaurerà nell'organismo un "circolo virtuoso" che ristabilirà il normale livello di riproduzione del midollo osseo con conseguente aumento del numero di globuli bianchi nel sangue.
Tutto ciò porterà ad un'ulteriore riduzione degli effetti collaterali tipici delle terapie oncologiche.
Nel giro di alcuni mesi di trattamento, il numero di globuli bianchi circolanti, potrebbe addirittura aumentare del 25%.
Anni di ricerche hanno dimostrato come l'AHCC effettivamente abbia impatto positivo sulla qualità della vita delle persone malate di cancro, specialmente durante la chemioterapia.
Ciò non significa assolutamente che l'integratore possa sostituire le terapie proposte dalla medicina tradizionale: la molecola è utile come coadiuvante per prevenire i sintomi sopracitati e, in alcuni casi, supportare l'organismo nella lotta contro la neoplasia.
La molecola, se assunta da sola, non riesce a generare alcun effetto su un cancro ben sviluppato