La Sensibilità Chimica Multipla (MCS) è una malattia umana di recente scoperta e non ancora del tutto compresa.
Pare avere una stretta correlazione con gli stili di vita moderni, in particolare con l’alta esposizione alle sostanze chimiche che, innocue per la maggior parte delle persone, provocherebbero sintomi anche piuttosto gravi nei soggetti predisposti.
Vi è quindi alla base sicuramente una predisposizione genetica, che si identificherebbe in un problema di metabolismo che impedisce il normale processo di trasformazione delle sostanze xenobiotiche, ovvero di quelle sostanze prodotte dall’organismo che non possono entrare al suo interno tramite la dieta.
La condizione può essere paragonata a quella dell’intolleranza al lattosio in cui, a causa di un errore genetico, alcune persone non producono l’enzima lattasi che serve per spezzare la molecola di lattosio.
La molecola, rimanendo intera, provoca i sintomi classici di questa patologia.
Nella Sensibilità Chimica Multipla, però, le cose sono più complesse perché il problema non coinvolge una sola molecola, ma tante sostanze chimiche che provocano problematiche e, quindi, sintomi differenti.
A causa di questa variabilità, è molto difficile trovare una cura efficace per questa patologia.
Come funziona la Sensibilità Chimica Multipla
Anche se il meccanismo di azione della malattia non è ancora ben chiaro, i ricercatori hanno mosso alcune ipotesi per descrivere, in termini generali, come funziona la Sensibilità Chimica Multipla.
Per ragioni genetiche, ad alcuni soggetti mancherebbero gli enzimi epatici, che hanno la funzione di trasformare le molecole esterne all’organismo, rendendole idrosolubili e facendo in modo che vengano filtrate dai reni e poi eliminate.
In mancanza di questi enzimi, il processo viene meno, e le molecole tossiche rimangono in circolo nell’organismo.
Alcune di essere sono innocue e non provocano alcun sintomo, mentre altre agiscono su organi specifici, oppure su tutti gli organi in modo più generico o, ancora, sul sistema nervoso centrale.
A seconda del sito di azione si possono avere sintomi diversi, che vanno dai problemi respiratori alle allergie, fino all’emicrania, passando per le difficoltà digestive e i dolori muscolari.
La problematica maggiore di questa patologia è l’individuazione delle molecole coinvolte, che si rende complicato per i seguenti motivi:
Facciamo un esempio:
Se l’enzima X, che manca nella persona malata, metabolizza una sostanza proveniente dal pomodoro, una proveniente dallo shampoo e una proveniente dai gas di scarico delle auto, i sintomi che si mostrano nella Sensibilità Chimica Multipla possono essere riconducibili a tutte e tre le molecole, rendendo ancora più difficile una diagnosi.
Possibili terapie
Quando di una patologia la medicina non comprende a fondo le cause, può solo ricorrere a terapie sintomatiche, cioè alla prescrizione di farmaci mirati a risolvere solo i sintomi e non a ottenere una guarigione del soggetto.
Questo è ciò che accade anche nel caso della Sensibilità Chimica Multipla.
Per i sintomi dell’apparato digerente, respiratorio o muscolare si può ricorrere all’uso degli antinfiammatori, mentre sono indicati gli psicofarmaci se il problema è di natura nervosa (la depressione è uno dei sintomi della malattia).
Naturalmente si cerca anche di individuare, attraverso analisi e test, la sostanza che provoca la patologia per evitare che il paziente possa venire in contatto con essa in futuro.
Poichè l’assunzione massiccia di farmaci comporta, a lungo termine, un danno per l’organismo, la scienza sta studiando gli effetti sulla MCS di alcune molecole naturali come l'AHCC.
La molecola di AHCC ha un effetto positivo sul rafforzamento del sistema immunitario, agendo in particolare sulla moltiplicazione e sul miglioramento della funzionalità dei globuli bianchi, che sono le principali cellule responsabili dell’infiammazione.
Molte delle sostanze che provocano effetti negativi nei soggetti affetti da MCS si depositano nei tessuti provocando un’infiammazione a livello di vari distretti dell’organismo, finchè non interviene il sistema immunitario.
Migliorando lo stato di salute del sistema immunitario attraverso l’assunzione di AHCC, il sistema immunitario sarà in grado di svolgere meglio il suo lavoro, riducendo l’infiammazione.
Intervenendo sul sistema immunitario, il paziente affetto da Sensibilità Chimica Multipla potrà alleviare, nel lungo periodo, anche alcuni sintomi particolarmente fastidiosi e tipici della patologia come nausea, vomito, problemi cutanei e disturbi epatici.
E’ bene ricordare che la MCS si presenta in forme molto diverse, pertanto è difficile riuscire a gestire nel migliore dei modi tutti i suoi sintomi.
L’integratore di AHCC non è un farmaco ma una sostanza naturale, priva di effetti collaterali, che stimola la risposta immunitaria.