Durante la stagione estiva, il rischio disidratazione è dietro l’angolo. I danni dovuti a questo processo investono la salute dell’organismo nel suo complesso. La pelle subisce particolarmente gli effetti della disidratazione; le sue condizioni infatti sono un campanello d’allarme rispetto alla salute generale, da non trascurare.
Quando la cute perde elasticità significa che la quantità di acqua presente nell’organismo è insufficiente.
C’è un test molto semplice da fare per verificare l’eventuale stato di disidratazione: basta pizzicare con indice e pollice una piccola porzione di cute (del braccio o della gamba), sollevarla leggermente e lasciarla andare dopo qualche secondo.
Se la pelle torna al suo posto, non c’è motivo di preoccuparsi. Al contrario, se impiega troppo tempo a recuperare la forma, probabilmente quell’organismo ha perso troppi liquidi e occorre reintegrarli con prontezza.
Le alte temperature e i tassi elevati di umidità favoriscono la perdita di liquidi, in particolare attraverso il sudore (un efficacissimo sistema di termoregolazione; esso, infatti, garantisce che la temperatura corporea non si alzi oltre i limiti fisiologici). È importante, anche quando non ci si espone al sole, reidratarsi bevendo almeno 1,5/2 litri di acqua al giorno, a intervalli regolari di tempo. Mangiare molta frutta e cibi ricchi di acqua aiuta a conservare l’idratazione corporea.
Prendiamo in considerazione la disidratazione della pelle. È un processo che riguarda tutti, specialmente in determinate condizioni climatiche. In generale, è un processo fisiologico, più rapido con l’avanzare dell’età.
Gli adulti hanno una pelle meno tonica ed elastica di quella delle persone più giovani; anche l’ambiente influenza la salute della cute, così come certe condizioni patologiche o l’assunzione/uso di determinati prodotti o farmaci.
Da considerare anche il fattore genetico: si può essere più o meno predisposti alla disidratazione cutanea. Le abitudini completano il quadro: comportamenti sbagliati facilitano la disidratazione dell’organismo e della pelle.
Per evitare infezioni virali, batteriche, infiammazioni e micosi a carico della pelle è bene idratarsi costantemente e curare la salute del film idrolipidico che riveste la cute. Dopo il bagno (non solo quello in mare) è consigliabile spalmare su tutta la pelle una crema idratante delicata, allo scopo di nutrirla e ristabilire la barriera contro gli agenti esterni.
Utilizzare saponi delicati e lenitivi, in caso di ipersensibilità, aiuta moltissimo. L’aspetto più importante resta l’alimentazione. Una dieta sana e uno stile di vita attivo favoriscono la salute della pelle. Vitamine e sali minerali non devono mai mancare, esattamente come l’acqua.
I prodotti naturali, frutto della ricerca nutraceutica (che impiega i principi nutritivi contenuti negli alimenti), possono essere di grande aiuto nelle situazioni in cui la pelle tende a disidratarsi facilmente e velocemente.
Questi integratori sono comunque utili in ogni momento dell’anno. Favoriscono l’attività regolare del sistema immunitario, contribuendo a proteggere anche la pelle.
Gli integratori non sono farmaci, ma sono molto utili nel supportare la loro attività e nel sostenere il regolare funzionamento degli organi, nei soggetti sani e nelle persone con patologie. Si raccomanda di informare il medico della loro assunzione.
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