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Il “cambio di stagione” è un fenomeno che tutti ci troviamo ad affrontare più volte nel corso dell’anno e, in particolare, in due momenti ben precisi, da marzo ad aprile e da ottobre a novembre, coincidenti con la primavera e l’autunno.

Spesso i cambi di stagione sono accompagnati da una situazione di stanchezza, spossatezza e affaticamento, possono favorire l’attacco da parte di virus e batteri, dando luogo a malattie di tipo stagionale, non gravi, ma comunque fastidiose, che possono costringerci a riposo per qualche giorno.

I sintomi del cambio di stagione sono reali, come dimostrato da diversi studi scientifici, in quanto rispondono ad una specifica condizione medica detta astenia, che colpisce la maggior parte delle persone anche se solamente alcuni mostrano i sintomi in modo piuttosto evidente.

È proprio per evitare l’astenia che si possono assumere opportune integrazioni alimentari quando il clima, la temperatura e le ore di luce stanno per cambiare.

In questo articolo cercheremo di capire quali prodotti sono più utili per affrontare al meglio di cambia di stagione.

Perché con i cambi di stagione stiamo male Le motivazioni alla base del malessere dell’organismo sono più di una.

Il cambio di stagione ha delle influenze negative sul ritmo circadiano, che causano una secrezione maggiore (in autunno) o minore (in primavera) di melatonina endogena, prodotta al buio.

A causa di questo sfasamento, l’organismo necessita di un pò di tempo per riadattarsi e, specialmente in autunno, poiché la melatonina stimola il sonno, ci sentiamo più affaticati.

Anche il cambio di temperatura concorre ai sintomi dell’astenia: il suo abbassamento o innalzamento modifica la nostra capacità termoregolatoria, e questo rende necessario un adattamento dell’organismo per ottenere una funzione più stabile.

È soprattutto a causa di questo processo, e della discesa delle difese immunitarie che, nei cambi di stagione, si lascia spazio alla proliferazione dei batteri e dei virus.

Non ultimo, anche se oggi non è più così determinante, anche il cambio di alimentazione fa la sua parte.

Si passa da un’alimentazione più grassa e ricca tipica dell’inverno ad una più fresca e variata tipica dell’estate; nutrienti diversi vengono metabolizzati dall’organismo in modo differente e ciò contribuisce all’insorgenza dei sintomi sopracitati.

Alcune persone arrivano a sviluppare addirittura i sintomi di una depressione, tanto grave da dover essere curata con farmaci, per i quali è necessaria la prescrizione medica.

Per fortuna queste situazioni non sono molto frequenti e i sintomi più lievi, che toccano la maggior parte della popolazione, possono essere risolti con opportune integrazioni alimentari naturali.

 Vediamo quali e a che cosa servono.

Integratori alimentari per i cambi di stagione 

  • AHCC: si tratta di una delle integrazioni più importanti per affrontare al meglio i cambi di stagione. Poiché tante sono le cause che possono concorrere all’abbassamento dell’efficienza del sistema immunitario, AHCC è utile per stimolare la moltiplicazione dei leucociti, tenendo alto il tono delle cellule immunitarie. Integrarlo permette pertanto di supportare attivamente il sistema immunitario nella sua attività continua, evitando le malattie infettive batteriche e virali, tra cui il semplice raffreddore, con cui generalmente si ha a che fare nei cambi di stagione.
  • Vitamine del gruppo B: sono le vitamine che, insieme alla D, sono più carenti nella popolazione, in particolare nei cambi di stagione. In particolare la vitamina B6 è quella maggiormente responsabile della risposta alla stanchezza, in quanto la sua carenza si caratterizza proprio per sintomi come apatia e sonnolenza. Se la nostra dieta non ne contiene abbastanza, può essere un’integrazione utile.
  • Omega 3: derivati dal pesce, hanno effetti antinfiammatori e, per quanto riguarda uno specifico Omega 3 (il DHA) anche effetti antidepressivi, in quanto migliorano la situazione del sistema nervoso. L’integrazione degli Omega 3 è particolarmente utile per alleviare i dolori tipici del cambio di stagione, cercando al contempo di evitare anche l’instaurarsi di malattie infettive.
  • Sali minerali: il cambio di alimentazione causa una serie di carenze nutrizionali che possono essere risolte con opportune integrazioni.

I minerali sono tutti importanti, anche se sarebbe opportuno analizzare la nostra alimentazione con l’aiuto di un nutrizionista cercando di capire quali minerali manchino nella nostra dieta specifica. Una tipica carenza è quella di zinco, accompagnata dalle carenze di potassio, magnesio e cromo, tutti minerali facilmente integrabili per mezzo di prodotti naturali.

  • Vitamina D: questa vitamina è generalmente carente nella nostra alimentazione, ma l’integrazione diventa particolarmente importante quando non riusciamo più a produrla grazie all’esposizione al sole; in tal caso risulta necessario assumerla tramite integrazioni.Il momento principale in cui si presenta questa necessità è il cambio dalla stagione estiva a quella autunnale e poi invernale.La carenza di vitamina D ha effetti depressivi, e l’integrazione è quindi utile sia per gli effetti diretti che essa ha sul nostro organismo sia per evitare i disturbi della depressione.
  • Triptofano: si tratta di un amminoacido che interessa direttamente la capacità di gestire le emozioni, la cui carenza può portare a rabbia, ansia, aggressività.  Un’opportuna integrazione di questo amminoacido consente di migliorare l’umore generale, in particolare per le persone che soffrono molto i cambi di stagione


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