Uno dei fenomeni fisiologici che tutti abbiamo modo di sperimentare è lo stress.
La definizione medica di questo fenomeno è poco conosciuta tanto che lo stress viene comunemente associato ad un “malessere generale” imputabile a diverse cause tra cui la temperatura, il lavoro, i problemi familiari, ecc..
In realtà con “stress” in medicina si intendono tutta una serie di modifiche fisiologiche dell’organismo causate dalla risposta di quest’ultimo a particolari eventi.
Precisamente, quando il nostro corpo (e la nostra mente) non riesce ad adattarsi ad una specifica situazione, la ghiandola surrenale inizia a produrre ormoni come l’adrenalina e, soprattutto, i glicocorticoidi, che hanno effetti attivi sul nostro organismo: ci mantengono costantemente in attività, migliorano la circolazione sanguigna periferica e acuiscono i nostri sensi.
Tutto è finalizzato a fornirci l’energia necessaria per eliminare il problema; tuttavia, quando questa situazione di stress dura a lungo, l’effetto è esattamente opposto.
In situazioni di stress prolungato, sopraggiungono i cosiddetti disturbi da stress, che possono essere trattati in diverso modo: se sono di lieve entità si affrontano con psicoterapie di tipo comportamentale, mentre se sono più gravi è necessario ricorrere ad un aiuto farmacologico.
Tra la psicoterapia e la farmacologia si inserisce la medicina naturale.
Nella fattispecie, è particolarmente indicato il ricorso alla micoterapia, una branca della fitoterapia che utilizza i principi attivi dei funghi per curare alcune patologie, che si è rivelata un valido alleato per la riduzione dei disturbi stress collerati.
Una delle terapie più importanti contro lo stress è quella basata sull’assunzione di l’AHCC, molecola che agisce direttamente sulla risposta immunitaria dell’organismo provato da patologie anche importanti come quelle oncologiche.
Alcuni studi sugli animali e sull’uomo hanno valutato la risposta dell’organismo all’assunzione di AHCC misurandola sulla base della produzione di corticosteriodi e di adrenalina che, come già ricordato, aumentano in condizioni stressanti.
I soggetti in esame, prima dell’insorgere degli eventi stressanti, erano sani e la produzione degli “ormoni dello stress” nel loro organismo era regolare.
Lo studio sugli animali Lo studio effettuato al Dokkyo Medical University era finalizzato alla misurazione della differenza di risposta all’AHCC nei ratti da laboratorio.
I roditori, sottoposti ad un evento stressante (immobilizzazione all’interno di celle molto piccole), sono stati suddivisi in due gruppi, di cui uno trattato con AHCC.
Nei rati appartenenti al gruppo che ha assunto l’AHCC, i valori di corticosteroidi e adrenalina ematici sono risultati più bassi rispetto a quelli dell’altro gruppo.
In presenza di un evento stressante, quindi, è stato dimostrato che la molecola è in grado abbassare la sensazione di stress.
Gli studi sulla risposta allo stress nell’uomo A differenza di quelli sugli animali, gli studi effettuati sull’uomo non erano mirati a verificare le variazioni di produzione ormonale, anche se indirettamente hanno dimostrato che l’AHCC apporta un beneficio importante sull’abbassamento dei livelli di stress.
Una delle modifiche più importanti conseguenti all’aumento della produzione di glicocorticoidi è la soppressione dell’attività del sistema immunitario.
L’effetto di AHCC maggiormente riconosciuto sull’uomo è l’aumento della risposta immunitaria attraverso la moltiplicazione del numero dei globuli bianchi dell’organismo.
Se, quindi, da un lato lo stress diminuisce la risposta immunitaria, dall’altra l’AHCC la aumenta e, se assunto in dosi adeguate, l’immunostimolazione effettuata dall’integratore sarà superiore all’immunosoppressione stimolata dall’ormone organico.
Ciò significa che l’AHCC avrà generato un’azione opposta a quella dei glicocorticoidi, riuscendo quindi, di fatto, ad abbassare lo stress.
In medicina questa azione ha effetti evidenti: molte patologie, dalle malattie infettive acute o croniche fino alle neoplasie, sono di per sé situazioni stressanti (stressor) e indeboliscono il sistema immunitario del soggetto che, quindi, combatte la patologia in modo meno efficiente.
L’AHCC, contrastando questo effetto fisiologico causato dalla malattia, mette il sistema immunitario nelle condizioni di combattere al meglio la battaglia con la patologia, migliorando lo stato di salute del paziente.
Se a questo effetto si aggiungono poi i benefici specifici della molecola su alcune patologie come:
Lo studio sugli animali, inoltre, sembra averci consegnato un dato importante da cui partire per spiegare il meccanismo con cui la molecola inibisce la produzione ormonale: la molecola non solo migliora lo stato immunitario ma risolve il problema alla radice, diminuendo la produzione degli ormoni tipici dello stress.
Sarà importante verificare scientificamente se questo effetto, studiato negli animali, sia replicabile anche sull’uomo.
I benefici di AHCC sullo stress causato dalle malattie è riportato in numerosi studi ed è stato riconosciuto da tempo dalla medicina.
L’effetto del fungo Shiitake sullo “stress generico”, causato da situazioni che non direttamente legate ad una patologia (ma, come dicevamo all’inizio, da problemi psicologici o di vita quotidiana), però, è in attesa di ulteriori conferme scientifiche e, ad oggi, può essere solo supposto.