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Lo stress è una costante della vita moderna: lavoro, famiglia ed impegni sociali, per quanto percepiti come una gratificazione dalla maggior parte delle persone, comportano un carico mentale e fisico non indifferente di cui alla lunga si paga il prezzo.

Lo stress non è solo un problema fisico o mentale, ma un fenomeno largamente conosciuto, con parametri fisiologici calcolabili; così come esiste un modo per “misurare” lo stress ambientale, esistono anche farmaci e rimedi per diminuirlo.

Normalmente, non vengono prescritti farmaci per lo stress, ma piuttosto integratori e rimedi naturali che – al contrario dei medicinali – presentano pochi effetti collaterali ed altrettanto limitate controindicazioni.

I rimedi naturali e gli integratori non vanno però assunti alla leggera, perché anche molti medicinali sono costituiti da molecole di origine naturale (ad esempio l’aspirina e molti chemioterapici).

Naturale non è sinonimo di innocuo, quindi persone che prendono cronicamente farmaci o con particolari problemi di salute dovrebbero rivolgersi sempre al medico prima di iniziare ad assumere un integratore.

L’effettiva azione antistress di alcuni integratori è stata dimostrata.

Uno di questi integratori è l’AHCC® (Active Hexose Correlated Compound), un composto immunomodulante contenente frazioni attive di polisaccaridi lineari a basso peso molecolare, derivato di una frazione purificata del micelio del fungo officinale Lentinula edodes (noto in Giappone come fungo shiitake).

L’integratore AHCC® è molto utilizzato in Giappone come stimolante del sistema immunitario, in quanto alcuni studi ne hanno dimostrato l’attività rinforzante sui linfociti Natural Killer e sulle cellule dendritiche.

L’azione specifica di questo integratore consiste nell’attivazione di recettori presenti sulla membrana plasmatica dei macrofagi; tali recettori aumentano la produzione di citochine che a loro volta, con un meccanismo a cascata di attivazione recettoriale, richiamano ulteriori cellule immunitarie e ne potenziano l’attività biologica.

Tutto ciò si traduce in una maggiore capacità dell’organismo di far fronte alle infezioni virali e batteriche.

Ma cosa c’entra lo stress ambientale con la risposta immunitaria ed infezioni? Lo stress rappresenta un momento di vulnerabilità dell’organismo, in primis da agenti patogeni esterni.

Quando si è stressati, le difese immunitarie si abbassano: un esempio è il fastidioso e comune herpes che spunta sul labbro nei periodi difficili ed è sintomo di una diminuzione dell’efficienza immunitaria nel controllare la replicazione virale.

Stress e malattie infettive sono quindi strettamente connessi, così come stress e i disturbi del sistema gastrointestinale (costipazione, diarrea, difficoltà digestive…).

Uno dei principali ormoni dello stress è il cortisolo, prodotto dal surrene, che aumenta immediatamente quando una persona è stressata ed agisce sopprimendo il sistema immunitario (infatti, i principali farmaci immunosoppressivi con i cortisonici).

L’integratore AHCC® ha l’effetto esattamente opposto: uno studio eseguito su un modello animale sottoposto a stress, ha mostrato che gli animali trattati con AHCC presentavano valori inferiori di cortisolo e di adrenalina (mediatore chimico coinvolto nella risposta di tipo “attacco o fuga” innescata dal sistema nervoso simpatico).

Questo studio non ha preso in considerazione l’attività del sistema immunitario, ma la presenza delle molecole che ne determinano la soppressione.

Da ciò è facilmente deducibile come l’integrazione di AHCC non sia consigliata alle persone che assumono immunosoppressivi, perché l’AHCC ne antagonizzerebbe l’azione, annullandone gli effetti farmacologici.

Sostenere il sistema immunitario è uno degli effetti dell’integratore AHCC®.

In un altro studio, ad un gruppo di soggetti sani ma stressati è stato somministrato AHCC mentre un altro gruppo ha assunto un placebo.

Il livello di stress iniziale dei gruppi è stato misurato con il Test di Schellong che consiste nella misurazione di due parametri dipendenti dall’attivazione del sistema nervoso simpatico o parasimpatico: il polso arterioso e la pressione (sistolica e diastolica).

I parametri sono stati presi a diversi intervalli ed in posizioni diverse del paziente (in piedi o sdraiato).

Sistema nervoso simpatico e parasimpatico sono i due rami del sistema nervoso autonomo e si attivano in modo alternato l’uno all’altro.

Mentre il sistema nervoso simpatico entra in funzione in risposta allo stress come “difesa” da qualcosa che percepiamo come fonte di pericolo (il cosiddetto meccanismo “attacco o fuga”), il sistema nervoso parasimpatico subentra in una condizione di rilassamento e di normalità.

In una persona non stressata, la componente parasimpatica è solitamente dominante, mentre il contrario avviene in una persona tesa e nervosa.

Il gruppo di pazienti che ha assunto AHCC ha mostrato una maggiore attivazione del sistema nervoso parasimpatico invece che del sistema nervoso simpatico; il gruppo che ha assunto il placebo ha mostrato l’effetto diametralmente opposto.

Alle analisi del sangue, i pazienti trattati con AHCC avevano livelli maggiori di linfociti Natural Killer.

La diminuzione di sintomi legati all’attivazione del sistema nervoso simpatico e l’aumento di cellule immunitarie protettive permette di concludere che l’AHCC abbia un effetto immunostimolante e quindi protettivo verso le malattie infettive, ma il collegamento tra AHCC e diminuzione dello stress ambientale non è così diretto e nemmeno del tutto chiaro Nessuno studio, infatti, è stato finora condotto esaminare gli effetti dell’integratore sullo stress mentale e di carattere psicologico.

Tuttavia, nonostante la necessità di doverosi approfondimenti, è innegabile la registrazione di una effettiva diminuzione dei parametri stressori fisiologici, quindi l’integratore AHCC® si è rivelato utile per stimolare la risposta immunitaria e mantenere lo stato di salute nei soggetti sani



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