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Le malattie cardiovascolari sono una tra le prime cause di morte dell’uomo occidentale.

Esse dipendono perlopiù da uno stile di vita sbagliato e protratto per molti anni.

Di base possono limitarsi a qualche disturbo di lieve entità, che tende a peggiorare sempre più con il tempo, fino alla cronicizzazione del disturbo, oppure ad un evento acuto come l’infarto.

La prevenzione delle patologie cardiovascolari è quindi fondamentale per poter vivere a lungo e in buono stato di salute.

Lo stile di vita e le abitudini alimentari, nel lungo periodo, sono determinanti per evitare queste patologie.

Purtroppo una larga fetta delle popolazione prende coscienza dell’importanza della prevenzione quando è troppo tardi, perché gli errori commessi nel passato non si possono cancellare; tutto ciò equivale a dire che milioni di persone sono a rischio di insorgenza di una malattia cardiovascolare.

Esistono in commercio diversi integratori in grado di proteggere da queste malattie.

L’AHCC, una molecola fungina molto utilizzata in medicina naturale, ha dimostrato di avere un certo effetto protettivo rispetto alla malattie cardiovascolari, anche se essa non è la sua funzione principale, poichè fondamentalmente è un immunostimolante.

Le malattie cardiovascolari e i fattori di rischio I fattori di rischio per le patologie dell’apparato cardiocircolatorio sono diversi, ed è importante eliminarli tutti prima di pensare ad assumere un integratore a base di AHCC.

Tra di essi troviamo: 

  • obesità e sovrappeso: la maggior parte delle patologie cardiovascolari dipendono da un accumulo di grassi all’interno delle arterie; un alto quantitativo di grassi nel sangue è favorito dal sovrappeso e dall’obesità;
  • sedentarietà: stare troppo seduti e fare poca attività fisica causa un peggioramento generale dello stato dell’apparato cardiovascolare, che favorisce l’insorgenza di malattie di carattere vascolare e circolatorio;
  • fumo: contribuisce a danneggiare non solo i polmoni, ma anche le cellule che normalmente transitano al loro interno, i globuli rossi.
  • Le sostanze dannose, come l’acrilammide, che si trovano nella sigaretta, possono accumularsi nei vasi causando così danni all’apparato cardiocircolatorio;
  • alcool: noto cancerogeno, entra in circolo velocemente e necessita di molte risorse per essere smaltito dal fegato.

Alla lunga l’alcool danneggia l’organo epatico, responsabile della produzione di fattori di protezione cardiovascolare, favorendo di conseguenza l’insorgenze di queste patologie.

Se i comportamenti sopracitati sono stati tenuti a lungo, è importante cambiarli e iniziare ad assumere un’integratore alimentare in grado di aumentare il livello di protezione dell’organismo nei confronti delle malattia cardiovascolari.

L’effetto di AHCC sulle malattie cardiovascolari

L’AHCC agisce sulle malattie cardiovascolari, dal punto di vista preventivo, in due modi diversi, ed entrambi contribuiscono al benessere dell’apparato cardiocircolatorio.

La prima azione è di tipo antinfiammatorio.

È stato infatti provato, nei diversi studi scientifici, che questa molecola è in grado di ridurre la concentrazione vascolare di proteina C reattiva, una proteina i cui livelli aumentano molto in caso d’infiammazione, come nel caso di un’infiammazione endovasale.

Poiché le infiammazioni sono state identificate come una delle principali cause che favoriscono l’insorgenza di patologie cardiovascolari, l’effetto di AHCC nel lungo periodo, può essere determinante.

La correlazione tra AHCC e riduzione dei livelli di proteina C reattiva è stata ampiamente provata ma non si conoscono i meccanismi d’azione della molecola.

Probabilmente si tratta di un effetto indiretto, che deriva dal potenziamento del sistema immunitario, che ha come conseguenza la diminuizione più rapida dell’infiammazione.

L’AHCC ha anche la capacità di stimolare la sintesi dell’ossido nutrico, una sostanza chimica prodotta dalle cellule del nostro organismo a partire dall’amminoacido arginina, che rilassa l’endotelio vascolare riducendo la pressione all’interno del vaso e, quindi, preservandolo dai piccoli traumi che nel lungo periodo possono condurre a patologie vascolari come l’aterosclerosi.

Il meccanismo d’azione, anche in questo caso, non è noto, ma è stato dimostrato come il livello di ossido nitrico nel sangue aumenti durante l’assunzione di AHCC.

Naturalmente l’azione di AHCC non è efficace quanto quella di un integratore specifico, come ad esempio il Nitroxx; ciononostante, nel lungo periodo, l’assunzione della molecola fungina favorisce la prevenzione delle patologie cardiovascolari.

Un integratore di AHCC, quindi, benchè abbia un’azione indiretta sull’apparato cardiovascolare, è un valido aiuto naturale per preservare il benessere dell’apparato cardiovascolare e ritardare l’insorgenza di malattia che potrebbero colpirlo.

Dal punto di vista terapeutico, invece, pur non trattandosi di un integratore specifico, è indicato in presenza di patologie di origine infiammatoria e anche infettiva.

In generale, comunque, le fonti per adesso attribuiscono ad AHCC un’azione preventiva, utile per tutte le persone che sono state giudicate a rischio di patologie cardiovascolari, (magari a causa dell’obesità, ma non solo) da assumere nel lungo periodo per ritardare e, se possibile, annullare gli effetti di questo tipo di malattie.

 Fonte: 

Cheetham P., Lifton D., The Patient’s Guide to AHCC, Woodland Publishing, 2012.



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