Tra le tipologie di tumore che colpiscono maggiormente nel nostro paese troviamo il complesso dei “tumori della testa e del collo”.
Non si tratta di una neoplasia specifica, ma di un gruppo di neoplasie che colpisce in particolare alcuni sedi anatomiche, quelle che, appunto, riguardano la testa e il collo.
Sono comprese le neoplasie che riguardano le cavità nasali, le ghiandole salivari, la cavità orale, la laringe, mentre sono escluse le neoplasie della tiroide perché hanno caratteristiche molto diverse da quelle degli altri tumori della testa e del collo.
Per quanto poco conosciuti, questi tumori sono al quinto posto per frequenza rispetto a tutte le altre neoplasie e, solo in Italia, se ne scoprono più di 10.000 casi all’anno.
Per lo più si tratta di carcinomi, precisamente carcinomi a cellule squamose, mentre solo una piccola parte è rappresentata da neoplasie diverse.
Hanno la tendenza a diffondersi, in generale, non solo alla testa e al collo, anche al di fuori della loro localizzazione iniziale.
Possono non essere semplici da curare né con la chemioterapia, né con la chirurgia (quest’ultima talvolta molto complessa), perché si tratta di forme tumorali non esenti dalla possibilità di sviluppare metastasi.
Alcuni comportamenti, inoltre, rappresentano dei fattori di rischio sia per il loro sviluppo che per il loro mantenimento: in questo articolo ci concentreremo su questi fattori di rischio e, soprattutto, sull’interessante ruolo di AHCC, molecola naturale di derivazione fungina, nel trattamento di queste neoplasie.
I fattori di rischio per i tumori della testa e del collo I fattori di rischio per queste forme di cancro sono diverse, soprattutto perché l’inalazione o il contatto mucosale con sostanze cancerogene può essere determinante nello sviluppo e nel mantenimento delle neoplasie.
I principali sono:
I ceppi oncogeni del virus (come l’HPV 16) possono sviluppare neoplasie orofaringee, causate da un contatto tra questa zona e l’apparato riproduttore, a seguito di rapporti orali non protetti.
Da notare che non c’è bisogno di un contatto diretto con il sangue, perché già il contatto tra mucosa orale e quella dell’apparato riproduttore può essere sufficiente per la trasmissione del virus e per lo sviluppo della neoplasia.
Il ruolo di AHCC nelle neoplasie della testa e del collo L’AHCC è una molecola molto interessante da utilizzare come coadiuvante nella terapia delle neoplasie della testa e del collo, in particolare in quelle identificate come carcinomi.
La prima azione dell’AHCC è il potenziamento delle cellule Natural Killer, che stimolano il sistema immunitario a combattere da solo la neoplasia.
Questa azione non è risolutiva, ma aiuta molto e in diversi modi: da un lato fa sì che sia l’organismo stesso a impedire la crescita della neoplasia, favorendo l’azione dei farmaci chemioterapici, mentre dall’altro permette di contrastare gli effetti immunodepressivi dei farmaci che vengono somministrati nella terapia oncologica.
Questa azione di rinforzo del sistema immunitario è generica, e fornisce grande aiuto in tutte le neoplasie della testa e del collo.
La seconda azione di AHCC è invece più specifica, ed agisce su quelle neoplasie che sono causate dall’infezione da HPV.
Poiché l’AHCC è una molecola attiva contro questo virus, con un meccanismo indiretto, stimolando il sistema immunitario a combatterlo, riesce a tenere sotto controllo la sua proliferazione e, con essa, anche lo sviluppo della neoplasia.
Poiché, tuttavia, a parte la localizzazione può essere difficile capire se una neoplasia della testa e del collo sia stata effettivamente causata da HPV oppure se la causa è il fumo o uno degli altri fattori di rischio, è consigliato assumere sempre un integratore questa molecola che, anche in caso di assenza del virus, porterà comunque i benefici sul rafforzamento delle difese.
Naturalmente è importante ricordare che AHCC non può portare alla guarigione, infatti si tratta di un integratore alimentare, cioè di un prodotto di supporto alle terapie mediche che, insieme all’eliminazione di tutti i fattori di rischio, può favorire l’azione della chemioterapia o della radioterapia, prescritte per trattare le neoplasie della testa e del collo