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Uno dei problemi odontoiatrici più frequenti nella popolazione, e in particolar modo nei bambini, è la carie dentale.

Si tratta di una degenerazione dei tessuti del dente causata da una proliferazione eccessiva dei microrganismi, che corrodono gli strati superficiali dell’elemento dentario come lo smalto e la dentina.

La causa principale dell’insorgenza della carie è la scarsa o non corretta igiene orale, che permette ai residui alimentari di rimanere all’interno delle cavità dentali dove si depositano e fungere da alimento per i batteri che  così proliferano all’interno della cavità orale.

Gli zuccheri, in particolare, sono il nutrimento preferito dai batteri, per questo un alto consumo di alimenti dolci aumenta la probabilità di insorgenza della carie.

Poiché i tessuti molli non si rigenerano, le conseguenze della carie possono arrivare fino alla rimozione dell’elemento dentario danneggiato.

E’ quindi fondamentale prevenire l’insorgenza di questa patologia, riconoscendo anzitutto il meccanismo che la favorisce.

Adottare un’alimentazione sana, priva di zuccheri, dovrebbe essere già sufficiente a garantire la salute dei denti tuttavia, visto che uno stile corretto viene adottato da poche persone, in questo articolo andremo ad approfondire le proprietà anticarie del fungo Shiitake, o Lentinula edodes, già noto perché da esso si ricava la preziosa molecola AHCC, che si è rivelato un alimento alleato della nostra salute orale.

Come si forma la carie

Il processo di formazione della carie è di facile comprensione, tuttavia vi sono dei fattori su cui è opportuno focalizzare l’attenzione.

In bocca sono presenti costantemente tantissime specie batteriche definite commensali, che si nutrono di ciò che noi mangiamo e che, oltre a non poter essere eliminati, hanno anche degli effetti benefici.

Il principale è la competizione con i batteri patogeni, che potrebbero provocare malattie in pochissimo tempo, se non fossero impegnati a competere per le risorse nutritive.

Fin quando tra batteri sussiste una situazione di equilibrio, non vi sono problemi: noi mangiamo ciò di cui anche i batteri si nutrono ma poi, grazie all’igiene orale, la carica batterica diminuisce fino al pasto successivo.

Se questo equilibrio si interrompe possiamo avere un aumento delle popolazioni batteriche che in condizioni normali non sono patogene.

La loro crescita eccessiva può provocare la carie.

La fase successiva, se il dentista non interviene tempestivamente per rimuovere la lesione dal dente, è la pulpite, accompagnata da dolore che via via si fa più acuto.

Vi sono quindi quattro componenti che permettono la formazione della carie: la presenza di batteri, i fattori predisponenti come per esempio la fragilità dentale, la permanenza a lungo della zucchero in bocca e il tempo.

Agendo su uno o più di questi fattori, quindi curando l’igiene orale e aumentandone la  frequenza, oltre a migliorare lo stile alimentare, si può evitare di incorrere nella carie anche per tutta la vita.

Se siamo soggetti a rischio, inoltre, possiamo mettere in campo anche altri mezzi, in grado di migLiorare la salute della bocca.

Uno dei principali è il collutorio che, a differenza del dentifricio, è un vero e proprio disinfettante, in grado di eliminare drasticamente la carica batterica.

Un altro metodo piuttosto efficace è l’uso di alimenti naturali in grado di sfavorire la sovracrescita batterica, come il fungo Shiitake.

Il fungo Shiitake nella prevenzione della carie

Tra i batteri spesso implicati nel processo di formazione della carie sono due specie del genere Streptococcus, ovvero Streptococcus mutans e Streptococcus sobrinus.

Si tratta di batteri normalmente presenti in bocca di cui, in generale, non ci si può liberare facilmente.

Lo Shiitake, invece, ha mostrato di avere un’attività antibatterica nei confronti di questo genere di batteri.

A differenza di altri antibatterici come il collutorio, l’inibizione dello Shiitake è selettiva, agisce solo sui batteri patogeni, bloccandone la crescita.

Per poter ottenere questo benefici dall’assunzione del fungo, è necessario masticarlo perché possa entrare in contatto diretto con i batteri e consumarlo con una certa frequenza.

Da notare che l’assunzione è utile a scopo preventivo solo nei casi in cui la carie non si sia ancora formata, oppure la sia nelle fasi iniziali, e ciò perché la carie è una degenerazione del tessuto dentale, che in nessun modo può ricrescere se non attraverso un intervento odontoiatrico atto a sostituire la parte persa con del tessuto artificiale.

Ecco quindi che la prevenzione assume un’importanza fondamentale e lo Shiitake, in questo senso, può aiutare molto.

FONTE:



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