E' apparso su Il Fatto Quotidiano un articolo molto interessante che sintetizza i risultati di alcuni studi su pane, pasta e derivati.
Secondo il Prof. Ritieni dell'Università Federico II di Napoli, questi cibi alla base della dieta mediterranea, farebbero venire la celiachia.
Pare che il grano utilizzato per produrre pasta e pane provenga dal Canada, sostanzialmente per una questione di convenienza economica: produrre grano costa molto.
In Canada però le leggi sui livelli di contaminanti è molto restrittiva e il prodotto che non rispetta i limiti viene scartato e acquistato da Paesi come il nostro che dovrebbe essere l'emblema della cucina sana.
Quando si parla di contaminanti si fa riferimento a "micotossine" prodotte dai funghi e, in particolare al DON (deossinivalenolo, o VOMITOTOSSINA) che prolifera nei silos e nei mezzi di trasporto in condizioni climatiche fredde ed umide, tipiche di Paesi come il Canada.
Il DON è un cancerogeno CLASSE 3 che sicuramente altera la barriera intestinale (permeabilità) e interagisce con il sistema immunitario.
Questo fenomeno indotto dal DON si chiama distrazione immunologica e causa la perdita di efficacia del sistema immunitario.
Gli studi del professore, parlano di una relazione con la celiachia e la cosiddetta “gluten sensitivity” (intolleranza al glutine non celiachia) ma non è tutto.
Abbiamo infatti un sacco di lavori pubblicati che correlano queste non “ben specificate sensibilità al glutine”, con le LEUCEMIE, i LINFOMI e i GLIOBLASTOMI.
Per contrastare questo fenomeno non eliminando completamente i carboidrati dalle nostre tavole, possiamo iniziare a consumare i grani antichi come il farro e il grano saraceno.
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