La colite ulcerosa è una patologia infiammatoria cronica che colpisce l’intestino umano, in particolare l’intestino crasso a livello del colon discendente e del retto, le parti terminali del nostro apparato digerente.
Si tratta di una patologia idiopatica, cioè di cui, ad oggi, non sono state ancora individuate le cause.
Mentre la ricerca, in questo senso, prosegue, sono state individuate una serie di terapie sintomatiche, basate su farmaci antinfiammatori e biologici di nuova generazione, che permettono una diminuzione dei sintomi ma che non sono risolutive.
L’assunzione di farmaci in modo continuativo può portare, nel lungo periodo, all’insorgenza di effetti collaterali.
Per questo motivo si tende a trattare la colite ulcerosa anche con terapie alternative, come quelle proposte dalla medicina naturale, riconosciute da studi scientifici sperimentali.
I trattamenti della colite ulcerosa Le varie terapie per la colite ulcerosa agiscono in modo specifico, come specificato qui di seguito:
Queste terapie non vengono prescritte come alternativa una all’altra, al contrario, una somministrazione in contemporanea, anche in base alla gravità della situazione, permette di tenere sotto controllo la patologia.
La maggior parte delle terapie tradizionali sono farmacologiche, quindi somministrabili solo sotto controllo medico, mentre i prodotti naturali, ottimi coadiuvanti della medicina, possono essere liberamente acquistati e aiutano a migliorare la situazione senza produrre effetti collaterali.
La terapia chirurgica, che consiste nella rimozione di parte dell’intestino, è riservata solamente ad alcuni casi specifici e refrattati alle altre terapie.
Il ruolo dell’AHCC e dei probiotici nella colite ulcerosa Come agiscono i rimedi naturali nel trattamento di questa patologia? Uno studio scientifico ha analizzato gli effetti dell’azione combinata di due prodotti, la molecola di AHCC e i probiotici del genere Bifidobacterium.
Secondo le risultanze ottenute, gli effetti della terapia combinata sarebbero principalmente due:
Dopo la sua somministrazione è stato confrontato il valore delle citochine pro infiammatorie (molecole che aumentano in presenza di infiammazione) con quello di pazienti non trattati con la molecola: il risultato è stato un livello più basso nei malati che lo avevano assunto, ciò ad indicare la presenza di un livello minore di infiammazione.
Benchè lo studio non abbia chiarito il meccanismo d’azione di AHCC, numerosi altri studi hanno dimostrato un’attività di aumento delle cellule del sistema immunitario in conseguenza dell’assunzione della molecola fungina.
Con buona approssimazione si stimolano le difese immunitarie ad agire contro l’infiammazione dovuta alla colite;
l’AHCC è in grado di nutrire alcuni batteri intestinali che ne trarrebbero beneficio crescendo a scapito di altre popolazioni batteriche.
Le popolazioni interessate, valutate analizzando le feci dei pazienti, sarebbero quelle dei Bifidobacterium, che subiscono un aumento a livello fecale (quindi intestinale) che si accompagna ad una diminuzione dei sintomi della colite ulcerosa.
Gli studi dimostrano inequivocabilmente che i sintomi della patologia migliorano grazie a questo tipo di integrazione.
Da qui l’importanza di un’ulteriore integrazione, quella di probiotici che appartengono al genere Bifidobacterium.
Per una risoluzione più veloce dei sintomi, si consiglia l’assunzione combinata dei due integratori, AHCC e probiotici, in grado di far aumentare fin da subito il numero di Bifidobacterium presenti nell’intestino.
Oggi che una cura per la colite ulcerosa sembra ancora lontana, la combinazione tra AHCC e probiotici risulta essere la terapia più promettente per ridurre i sintomi più importanti della malattia.
Le terapie naturali, ancora una volta, si dimostrano fondamentali nel supporto alla medicina tradizionale per il miglioramento della qualità della vita del paziente.
FONTI: