L’AHCC è una sostanza alimentare molto studiata per i suoi effetti benefici sull’organismo umano.
Estratta dal fungo Lentinula edodes, comunemente denominato Shiitake, è una molecola utilizzata in medicina naturale soprattutto come supporto delle terapie farmacologiche nel trattamento di svariate malattie, grazie alla sua capacità di stimolare il sistema immunitario.
Uno studio scientifico del 2018 si è focalizzato sugli effetti di AHCC su individui sani sotto stress, quindi che presentano un’eccessiva secrezione di corticosteroidi, a causa di una vita quotadiana eccessivamente frenetica e complessa.
L’esperimento è stato effettuato per valutare la risposta in relazione alla somministrazione di un integratore alimentare di AHCC come NKLife AHCC.
Il risultato è stato molto interessante: i soggetti che hanno assunto AHCC, hanno registrato una diminuizione del livello di stress.
Ne deriva quindi che l’AHCC può essere utilizzato come supporto nel trattamento di varie patologie ma anche come terapia naturale, quindi priva di qualsivoglia effetto collaterale, per il mantenimento di uno stato di salute ottimale.
Di seguito forniamo una descrizione dell’esperimento eseguito.
Sistema nervoso simpatico e parasimpatico Il funzionamento del nostro sistema nervoso è ancora oggi, in gran parte, sconosciuto.
Il sistema nervoso autonomo è una delle parti più studiate, ed è quella che ci permette di compiere la maggior parte delle azioni, di controllare gli organi e i di compiere tutti movimenti involontari.
Si divide in due componenti, dette sistema nervoso simpatico e sistema nervoso parasimpatico, che si attivano in modo alternativo uno all’altro.
Quando è attivo, il sangue viene convogliato principalmente agli arti, al cuore e ai polmoni.
Stimola in generale il movimento, intenso come attacco o fuga, in base ai casi, per difendersi dai pericoli.
Lo stress è un meccanismo che porta il nostro corpo a difendersi da qualcosa che dobbiamo affrontare, dunque nelle persone che vivono questa particolare condizione, è attivo il sistema nervoso autonomo.
La situazione ideale vedrebbe il sistema nervoso parasimpatico attivo il più a lungo possibile, in modo costante, per garantire all’organismo il massimo benessere.
Purtroppo nelle persone sottoposte a stress, non è così.
Il ruolo di AHCC in relazione alla stimolazione del sistema nervoso autonomo Il trial che gli autori dello studio hanno fatto è consistito nella somministrazione di AHCC ad un gruppo di soggetti risultati fisicamente sani ma stressati.
Un secondo gruppo, detto di controllo, ha invece assunto, a sua insaputa (studio in cieco), un placebo.
Lo scopo dell’esperimento era valuare la risposta allo stress nei soggetti che hanno preso l’integratore.
Per la valutazione del livello di stress iniziale è stato utilizzato il Test di Schellong, che prende in esame due parametri caratteristici dell’attivazione del sistema nervoso simpatico, ovvero la pressione (diastolica e sistolica) e il polso arterioso, ad intervalli diversi e in posizioni specifiche, con il paziente in piedi oppure sdraiato.
Questo tipo di esame riesce a stabilire se ci sia stata un’attivazione del sistema nervoso simpatico oppure di quello parasimpatico.
Il metodo è stato preferito all’intervista, che si basa principalmente sulla descrizione dei sintomi da parte del soggetto, generalmente alquanto soggettiva e imprecisa.
Il gruppo che ha assunto AHCC ha mostrato una maggiore attivazione del sistema nervoso parasimpatico, in assenza dell’attivazione del sistema nervoso simpatico, effetto opposto a quello riscontrato nelle persone che hanno assunto il placebo.
Le analisi del sangue, invece, hanno rilevato un aumento dei linfociti NK, o cellule Natural Killer, responsabili dell’aumento della resistenza dei pazienti affetti da patologie strettamente legate ad un’immunodeficienza.
L’effetto di AHCC sull’aumento delle popolazioni cellulari del sistema immunitario è già stato ampiamente dimostrato da vari studi.
Tuttavia il nesso tra l’aumento delle cellule NK e la risposta positiva allo stress non è del tutto ovvio.
Se da un lato queste cellule, avendo una funzione protettiva, permettono di evitare lo sviluppo di agenti patogeni come virus e batteri, e quindi di ridurre lo stress indotto da queste situazioni patologiche, i soggetti dello studio non erano tutti affetti da problemi legati a malattie infettive in quanto alcuni di essi erano stressati per cause di carattere psicologico che, apparentemente, non sono collegate alla funzione principale di questi linfociti.
Il meccanismo di funzionamento di AHCC dovrà essere approfondito meglio in futuro.
Lo studio illustrato, comunque, mostra inequivocabilmente come lo stress abbia registrato un’effettiva diminuzione con la somministrazione di AHCC, un integratore che può quindi tornare utile anche nei soggetti sani, per mantenere uno stato di salute ottimale