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Il morbo di Addison è una patologia endocrina che può colpire l’organismo umano, causando una  sintomatologia specifica e può influire pesantemente sulla vita delle persone che ne soffrono.

La malattia provoca un’insufficienza delle ghiandole surrenali, che diventano incapaci di produrre i loro ormoni, in particolare il cortisolo, che ha la funzione di attivare il meccanismo dello stress, mettendo quindi l’organismo in condizioni di superare le difficoltà sia fisiche che psicologiche.

Si tratta di una patologia per cui, nella maggior parte dei casi, non c’è una cura specifica, anche se è possibile fare ricorso a terapie farmacologiche per sostituire gli ormoni che non vengono prodotti e continuare a vivere una vita normale.

Tuttavia, il fatto che nella maggior parte dei casi il morbo di Addison sia causato un’autoimmunità, rende utili alcune terapie naturali, basate su integratori alimentari, che permettono di migliorare la qualità della vita di chi ne soffre: sia chiaro, questi integratori non guariscono, ma permettono di alleviare i sintomi e, in alcuni casi, di diminuire la necessità di ricorso agli ormoni.

In questo articolo ci occupiamo dei prodotti a base di AHCC e del ruolo che questa molecola può avere nel trattamento di questa malattia. 

Il morbo di Addison

Per comprendere il meccanismo di funzionamento di AHCC rispetto al morbo di Addison, è necessario partire da un’analisi della malattia e della sua patogenesi.

Il morbo di Addison ha spesso una causa autoimmune, cioè legata ad un malfunzionamento del sistema immunitario, che inizia ad attaccare le cellule della ghiandola surrenale, danneggiandole e rendendole incapaci di svolgere le loro normali funzioni.

Proprio su questo processo di autodistruzione messo in atto dal sistema immunitario, agisce l’AHCC.

Su altre cause, come ad esempio quelle della forma poliendocrina della malattia, caratterizzata dal coinvolgimento di altre ghiandole, compresa l’ipofisi, l’assunzione di AHCC non porta ad alcun miglioramento sensibile.

Riguardo ai sintomi, questi sono legati alla carenza dei due ormoni principali che vengono a mancare: i glucocorticoidi e i mineralcorticoidi.

Mancando queste molecole, anche la loro funzione viene meno, ed abbiamo quindi l’insorgenza della sintomatologia principale, costituita da:

  • debolezza e affaticamento, con incapacità di effettuare anche semplici operazioni quotidiane, a causa della mancanza dei glucocorticoidi che consentono di resistere allo stress;
  • dolori diffusi e perdita di peso notevole, fino ad arrivare al dimagrimento;
  • nausee e capogiri, senso di svenimento, fino al coma nei casi più gravi;
  • problemi di pressione sanguigna, che risulta sempre molto bassa per gli squilibri dei minerali che si creano nel sangue, e di glicemia, che rimane costantemente bassa (predisponendo tra l’altro allo svenimento);
  • eccessiva pigmentazione delle mucose, che non rappresenta un sintomo grave ma è tipico di questa patologia.

A questi sintomi vanno ad aggiungersi problemi secondari, come la proliferazione delle malattie infettive e l’aumento del rischio del peggioramento delle proprie condizioni generali in caso di affaticamento, ferite o interventi chirurgici, per chi soffre di questa patologia. 

AHCC nel Morbo di Addison

I benefici di AHCC nel morbo di Addison, al momento, non sono stati dimostrati in maniera scientifica.

Tuttavia l’utilità dell’estratto del fungho Shiitake si può desumere dai risultati ottenuti dalle sperimentazioni cliniche su AHCC nelle malattie autoimmuni.

Gli effetti di AHCC si possono suddividere in due:

  • capacità di stimolare la crescita delle linee leucocitarie che appartengono all’immunità specifica, con particolare riferimento alle cellule NK, o Natural Killer.

La stimolazione di queste linee riduce l’azione dell’immunità specifica, responsabile della distruzione delle cellule della ghiandola surrenale.

Con l’assunzione dell’integratore di AHCC il problema non si risolve ma si attenua, perché una minor “pressione” sulla ghiandola fa sì che questa possa tornare a secernere i propri ormoni, alleviando così i sintomi della patologia.

  • stimolazione dell’immunità aspecifica, che risolve uno dei problemi correlati al morbo di Addison, cioè la vulnerabilità alle malattie infettive.

L’organismo, in questo modo, risulta più protetto e la sua sensibilità alle malattie infettive diminuisce, portando nel complesso ad un miglioramento del benessere.

L’assunzione di AHCC non è in grado di risolvere il problema né di interrompere la somministrazione degli ormoni sostitutivi, ma può migliorare notevolmente la qualità della vita di chi soffre di questa patologia e, soprattutto, aiuta nella ripresa della funzionalità della ghiandola surrenale.

Vista l’origine autoimmune della malattia, non risolvibile, la ghiandola surrenale rimarrà comunque compromessa, ma in misura inferiore.

L’obiettivo principale è la diminuzione dell’uso dei farmaci, ottenibile indirettamente con l’assunzione di AHCC, specialmente se prolungata nel tempo.



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