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La micoterapia è una branca della medicina naturale poco praticata e conosciuta in Occidente, ma di largo utilizzo nei Paesi orientali, la cui medicina tradizionale prevede l’utilizzo di estratti e polveri ricavate da funghi medicinali o da parti di essi; in India, Cina e Giappone i funghi medicinali, assunti come integratori o ricostituenti, rappresentano un vero e proprio punto di riferimento.

Nonostante nel mondo occidentale i funghi siano visti con sospetto, negli ultimi decenni la scienza moderna ha collegato la loro assunzione alla longevità di alcuni popoli, si è interessata alle loro proprietà ed ha studiato i benefici che possono apportare all’organismo.

La caratteristica comune alle diverse specie di funghi medicinali è la capacità di stimolare il sistema immunitario, agendo come adattogeni, ovvero come sostanze che inducono nell’organismo una maggiore resistenza verso insulti sia interni che esterni (ad esempio infezioni, stressor, cellule maligne).

Questi funghi (i più noti Reishi, Shiitake, Maitake, Cordyceps) rinforzano le difese fisiologiche dell’organismo e sono validi integratori e coadiuvanti in un’ampia gamma di condizioni patologiche anche di natura infiammatoria.

Quali sono i funghi medicinali più noti e come agiscono come adattogeni ed immunostimolanti?

Tra i miceti giapponesi terapeutici uno dei più conosciuti è Ganoderma lucidum, chiamato anche Reishi; è ottimo come antinfiammatorio, sostiene l’organismo in caso di stanchezza, debolezza o ripresa da una malattia ed aiuta la detossificazione del fegato.

Anche il fungo Shiitake (Lentinula edodes) è di origine giapponese: assunto come estratto concentrato di glucani (AHCC) è un antinfiammatorio, ha proprietà antibatteriche ed antivirali, ha azione benefica sulla flora batterica intestinale, alcuni studi lo classificano come antitumorale ed agisce come immunomodulante in patologie infiammatorie.

Il fungo Maitake (Grifola frondosa) invece è ottimo per controllare il peso corporeo e dimagrire, inoltre contrasta una serie di patologie legate al sovrappeso (diabete, insulino resistenza, sindrome metabolica).

Questi funghi si possono assumere come estratto secco, ma il modo migliore di godere appieno dei loro benefici è acquistare un integratore alimentare (capsule o sciroppo) perché gli estratti concentrati hanno un contenuto molto maggiore di principio attivo.

Esistono anche integratori che contengono l’estratto di due o più funghi medicinali, per garantire un effetto ad ampio spettro.

Tutte le specie di funghi medicinali interagiscono con il nostro organismo migliorandone le funzioni ed hanno effetto protettivo contro le tossine e l’inquinamento.

La loro azione adattativa e modulatoria sul sistema immunitario è dovuta ad alcuni particolari polisaccaridi presenti al loro interno (beta glucani), oltre ad antiossidanti, terpeni, flavonoidi e glicoproteine.

Ad esempio, il fungo medicinale shiitake contiene polisaccaridi lineari e ramificati in grado di conferire a chi li assume maggiori difese contro agenti infettivi e cellule neoplastiche; per questo motivo è stato formulato un apposito integratore, chiamato AHCC (Active Hexose Correlated Compound), che contiene frazioni attive di tali polisaccaridi a basso peso molecolare, standardizzati e titolati in modo da essere assorbiti senza modificazioni metaboliche.

AHCC rappresenta uno degli integratori di funghi medicinali più efficaci: molteplici studi, pubblicati su riviste specializzate, ne consigliato l’integrazione alla dieta non solo per sostenere il sistema immunitario, ma anche per ridurre gli effetti collaterali della chemioterapia.

Uno studio che ha analizzato il contenuto di alfa e beta glucani dei funghi medicinali ha concluso che l’efficacia immunomodulatoria ed adattogena dipende fortemente dalla ricchezza in beta glucani: infatti, gli estratti di funghi ricchi in beta glucani hanno suscitato una risposta immunitaria che ha influenzato la secrezione di citochine IL 1alfa, IL 6, IL 10 e INF alfa da parte dei macrofagi.

Una volta che i glucani contenuti in AHCC sono stati indicati come biologicamente attivi, la risposta da loro indotta è stata caratterizzata allo scopo di valutarne una possibile efficacia antitumorale.

In Giappone, principi attivi di funghi medicinali sono stati utilizzati in farmaci antitumorali; tuttavia i miceti devono essere selezionati non solo per le proprietà benefiche, ma anche per le modalità di assorbimento e la biodisponibilità (farmacocinetica e farmacodinamica) che sono imprescindibili per la produzione di un integratore efficace.

AHCC rappresenta un estratto titolato di beta glucani trattati con metodiche innovative, che consentono di ottenere una forma facilmente assimilabile ed utilizzabile dal sistema immunitario; a questo concorre in buona parte il basso peso molecolare dei polisaccaridi, di soli 5000 Dalton, mentre – per fare un paragone – la maggior parte degli estratti fungini ha un peso molecolare di centinaia di migliaia di Dalton.

In campo oncologico AHCC è utilizzato con successo come coadiuvante di terapie chemioterapiche e citotossiche per il trattamento di neoplasie ematologiche, del distretto testa collo, al seno, al fegato, alla prostata, al tratto gastrointestinale; anche nelle condizioni pre cancerose, come la displasia della cervice uterina, AHCC ha apportato benefici.

L’azione di AHCC si esplica modulando la produzione di citochine ed interferone da parte delle componenti immunitarie (linfociti T, cellule Natural Killer) ed intervenendo sulle vie cellulari che conducono alla promozione di meccanismi infiammatori.

La somministrazione di estratti di funghi medicinali ad azione adattogena ed immunostimolante è quindi giustificato dalle evidenze scientifiche, che rivelano i numerosi benefici apportati dai principi attivi contenuti in questi prodotti, sia da soli sia in combinazione.

Dopo una malattia o un periodo stressante, o in previsione di essi, un ricostituente come AHCC o altri miceti ad azione medicinale possono consolidare la resistenza dell’organismo agli stressor.

Le classiche terapie antinfiammatorie ed antitumorali possono essere coadiuvate dagli estratti di miceti come AHCC, senza che si verifichino effetti collaterali, anzi; l’assunzione di alcuni integratori può aiutare il paziente a gestire con più facilità gli effetti indesiderati delle terapie, sostenere il sistema immunitario e promuovere la ripresa dell’organismo



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